Buongiorno a tutti,

oggi vi parlerò di un argomento di cui, come spesso accade, si parla molto ma senza conoscerne nel dettaglio le caratteristiche.

Solo per darvi un’idea dell’importanza dell’argomento, vi do alcuni numeri che dimostrano quanto questo tipo di sottoscrizione sia diffuso nel nostro paese:

Al giorno d’oggi la maggior parte dei documenti viene trasmessa via web, il che richiede la conferma dell’identità del firmatario, al fine di evitare truffe.

Questo spiega perché nel solo 2019 l’Agid (agenzia per l’Italia digitale), che si occupa di monitorare il fenomeno, ha quantificato in 3 miliardi il numero dei documenti firmati con questo sistema con oltre 20 milioni di dispositivi attivi.

Ma vediamo come funziona la firma digitale.

Abbiamo accennato poco fa al numero dei dispositivi già attivi in Italia. Ma in cosa consistono questi dispositivi?

Nella gran parte dei casi il kit classico per la firma digitale è composto da un dispositivo, come una smart Card o una chiavetta Usb, che contiene un certificato digitale di sottoscrizione e che consente al titolare di firmare digitalmente i propri documenti elettronici, inserendo un Pin.

Nel momento in cui viene apposta una firma digitale, si crea un file, una specie di busta al cui interno ci sono il documento originale, l’evidenza informatica della firma e la chiave che consente di verificarla.

Chi riceve la firma può controllare che il documento non sia stato modificato dopo l’apposizione della firma e che il certificato di firma digitale del sottoscrittore sia valido. In altre parole, potrà essere certo dell’identità di chi ha firmato.

Ma che valore legale ha la firma digitale?

Come abbiamo visto, la firma digitale certifica l’identità della persona o dell’impresa che firma il documento egarantisce che i documenti firmati non possano essere modificati in seguito all’apposizione della firma e nemmeno disconosciuti.

Di conseguenza il documento ha validità legale in tutti i paesi europei: con questo tipo di firma, un file ha lo stesso valore di un documento cartaceo su cui è stata apposta una firma autografa con penna e quindi può essere usata sia per documenti della pubblica amministrazione che per sottoscrivere documenti tra privati, come contratti, fatture e bilanci. Ormai, par alcuni soggetti, imprese in particolare, la firma digitale è diventata obbligatoria.

Ma chi può dotarsi di firma digitale?

La risposta è semplice: tutte le persone fisiche.

Come posso ottenerla?

Ci si può rivolgere a cosiddetti soggetti autorizzati detti «prestatori di servizi fiduciari qualificati». Tra i più noti vi sono:

Actalis;
Aruba PEC;
Banca D’Italia;
Infocert;
Lottomatica
Poste Italiane;
Telecom Italia
Zucchetti
Camere di Commercio

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