Cessione entro fine anno: tra i soci attuali ci sono Merloni e United Ventures

MILANO
Va allo sprint finale la cessione della piattaforma per il credito digitale, Credimi. Secondo indiscrezioni nei prossimi giorni sarebbero attese le prime offerte delle banche potenzialmente interessate all’acquisto della società.

Tra il fine settimana e l’inizio della prossima settimana sarebbe invece prima previsto un consiglio di amministrazione di Credimi, seguito dall’assemblea dei soci.
Al lavoro è l’advisor finanziario Kpmg. In queste ultime settimane sono stati avviate discussioni con le principali banche italiane interessate all’operazione: in lizza ci sarebbe Unicredit, ma anche altri istituti come Credem sono sul dossier. Chi sta lavorando attivamente sulla transazione, secondo i rumors, sarebbe Banca CF+, la nuova challenger bank per le imprese nata dal Credito Fondiario, che si sarebbe rivolta a Pwc come advisor.

Tra le popolari in campo c’è la Banca Popolare Pugliese e la Banca Popolare della Puglia e Basilicata. Anche Illimity e Cassa Centrale Banca stanno visionando da vicino la situazione, mentre il teaser sarebbe arrivato anche a Intesa Sanpaolo, Intrum, Iccrea, Mediocredito Centrale, Banca Popolare di Sondrio. Non sarebbe, invece, più della partita BancoBpm.
Le discussioni restano comunque abbastanza aperte e le offerte finali dovrebbero arrivare alla fine di dicembre. Fondata nel 20025 e guidata da Ignazio Rocco di Torrepadula, Credimi è specializzata nei finanziamenti alle piccole e medie imprese e alle micro-imprese. In qualche anno ha erogato oltre 2 miliardi di prestiti.

La compagine degli attuali azionisti è molto frammentata e ampia. La società ha raccolto circa 25 milioni in diversi round sottoscritti da numerosi investitori: tra i soci ci sono United Ventures, Tikehau Capital, Vertis Sgr, Banca Generali attraverso il fondo 8a+, Merloni Holding, ma anche Banca Sella, oltre a privati e noti personaggi del mondo della finanza.
All’inizio le opzioni al vaglio sembravano essenzialmente due: da una parte la vendita secca e, dall’altra, la sottoscrizione di un aumento di capitale. Ma, secondo le indiscrezioni, la cessione del 100% sembra al momento l’ipotesi più credibile. L’operazione dovrebbe dunque concretizzarsi entro l’anno. Le banche restano gli acquirenti più credibili, perché con l’acquisto di Credimi andrebbero a rafforzare un’area, quella delle piattaforme di credito digitale e dei finanziamenti alle pmi e alle micro-imprese, che sta diventando più rilevante con l’attuale congiuntura macroeconomica di tassi in rialzo.

© Fonte Ufficiale Il Sole 24 Ore
Scritto da Carlo Festa

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