Incentivi per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e rurale. Il bando, con una dotazione da €590 mln prevista dall’investimento 2.2 «Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale», mira a migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale.
Possono presentare domanda le persone fisiche e i soggetti privati profit o non profit, enti ecclesiastici riconosciuti, enti del terzo settore, fondazioni, cooperative e imprese in forma individuale o societaria.
I soggetti proponenti devono essere detentori di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale in data antecedente al 31 dicembre 2020.
Gli interventi dovranno generare un miglioramento delle condizioni di conservazione e valorizzazione. Questi dovranno essere finalizzati al risanamento conservativo e recupero funzionale di:
Il tutto dovrà essere attuato nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni e indirizzi contenuti negli strumenti di pianificazione e nelle strategie di sviluppo territoriali locali.
Nel quadro delle tecniche adottate per gli interventi di restauro e adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico, dovranno essere privilegiate le soluzioni eco-compatibili e il ricorso all’uso di fonti energetiche alternative. L’intervento dovrà essere avviato entro il 30 giugno 2023 e concluso entro il 31 dicembre 2025 con collaudo.
Sono ammissibili le spese necessarie alla realizzazione dei programmi di investimento:
Il contributo è concesso fino a €150.000 come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80% e sale al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.