Nuovo giro di vite sulle frodi con la cessione dei bonus fiscali. E questa volta la misura introdotta nel decreto Sostegni approvato dal Consiglio dei ministri si estende alla cessione di tutti i crediti d’imposta.

Ll’articolo 26 della bozza del testo entrato in Cdm blocca la cessione multipla. Questo vale anche per lo sconto in fattura, il quale resta un’opzione per i contribuenti. Dal momento in cui lo sconto si trasforma in credito d’imposta per l’impresa, scatta il nuovo vincolo di una sola cessione.

Secondo il governo, si interromperebbe la catena di cessioni dei crediti che negli ultimi mesi hanno dato luogo a frodi (tra cui quella scoperta dalla Procura di Roma e dalla Guardia di Finanza per €1,25 mld, o ancora come quella emersa a Napoli da €110 mln).

La nuova stretta prevede un periodo transitorio per la sua piena operatività. Stando alla bozza, i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati già oggetto di cessione o dello sconto in fattura, possono «costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari», nei termini previsti. In caso di violazione delle nuove regole i contratti saranno dichiarati nulli.

Tutto ciò non è stato bene accolto dalle imprese, anche l’Ance dice basta ai continui cambi di regole sul superbonus e sui bonus edilizi. «Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi», sottolinea il presidente Buia, «ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e imprese generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato».

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