L’incentivo più favorevole si accompagna a maggiori obblighi di documentazione. Anzi, senza i nuovi requisiti, scatta un taglio.

La nuova versione del credito d’imposta per la formazione su tematiche relative alle tecnologie 4.0, stabilisce un incremento del beneficio fiscale per le piccole imprese (dal 50 al 70%) e per le medie (dal 40 al 50%). Il beneficio scatta qualora le attività di formazione siano certificate, secondo modalità che saranno definite da un decreto attuativo che sarà emanato entro 30 giorni dal 18 maggio 2022. In particolare, dovranno essere certificati «i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento».

Il bonus rafforzato, potrà essere riconosciuto solo se l’azienda si rivolge a un soggetto tra quelli individuati nel decreto del ministero dello Sviluppo. In assenza di questi requisiti, il credito d’imposta sarà decurtato al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie.

Al momento le modifiche avranno un valore di poco più di sei mesi. Il decreto aiuti interviene anche sul credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, con l’innalzamento del beneficio dal 20% al 50%. La maggiorazione si applica retroattivamente a spese effettuate dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, con coda al 30 giugno 2023 se entro il 2022 è stato versato un acconto pari ad almeno il 20%.

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