La Zona Economica Speciale (ZES) unica al Sud sta per subire un cambiamento significativo nel modo in cui vengono assegnati gli incentivi. Con l’articolo 13 del decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno, in fase di pubblicazione, si sta delineando un approccio più strategico per promuovere lo sviluppo economico in queste regioni. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa nuova direzione e i cambiamenti che comporterà per i potenziali beneficiari degli incentivi.

Il Ruolo della Struttura di Missione per la ZES

Una delle principali novità è l’assegnazione della gestione delle ZES alla nascente “struttura di missione per la ZES”. Questa struttura avrà la responsabilità di definire un piano strategico triennale che stabilirà i settori da promuovere, quelli da rafforzare, gli investimenti prioritari e le modalità di attuazione. Questo piano sarà fondamentale per guidare lo sviluppo economico nella ZES unica e verrà elaborato in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Un elemento chiave di questa nuova direzione è che la struttura di missione per la ZES sarà coinvolta nella preparazione dello schema del Piano strategico della ZES, garantendo la partecipazione attiva delle regioni interessate. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, provvederà all’approvazione del Piano di Sviluppo Strategico della ZES.

Nuovi Beneficiari da Definire

In passato, i beneficiari degli incentivi nelle ZES includevano tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla loro natura giuridica. L’importante era che realizzassero nuovi investimenti nelle aree ammissibili. Tuttavia, con la nuova disciplina, sarà il Piano strategico della ZES a definire chi potrà beneficiare degli incentivi.

Questo significa che i beneficiari degli incentivi saranno selezionati in base alle priorità stabilite nel piano strategico, e potrebbero variare da regione a regione. Inoltre, il piano terrà conto delle linee guida del PNRR, il che significa che ci sarà una maggiore integrazione con gli obiettivi di ripresa e resilienza nazionali.

Gli Incentivi Attuali

Prima di questo cambiamento, le ZES offrivano una serie di vantaggi, tra cui procedure amministrative semplificate e altre agevolazioni. Fino al 31 dicembre 2026, il commissario (ora sostituito dalla struttura di missione) aveva poteri straordinari e poteva svolgere le funzioni di stazione appaltante.

In queste aree, era inoltre operativo il credito d’imposta sugli investimenti, che poteva essere utilizzato per una varietà di scopi, tra cui l’acquisto di terreni e beni strumentali.

Tuttavia, con l’evoluzione della disciplina delle ZES, è probabile che questi incentivi vengano rivisti per adattarsi alle nuove priorità stabilite nel Piano strategico della ZES.

In conclusione, la ZES unica al Sud sta attraversando un importante cambiamento nel modo in cui vengono assegnati gli incentivi. La nuova struttura di missione per la ZES e il Piano strategico triennale rappresentano un approccio più strategico e mirato allo sviluppo economico nelle regioni meridionali, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto degli incentivi disponibili. I beneficiari degli incentivi dovranno ora allinearsi alle priorità stabilite nel piano, rendendo questo processo più selettivo e orientato agli obiettivi.

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