Anche oggi ci occupiamo di un altro termine inglese che descrive un processo collegato al mondo della finanzache da 10 anni a questa parte sta crescendo molto rapidamente.

Sto parlando del Crowfunding, cioè un modo di raccogliere fondi o finanziamenti online.

Il concetto è quello del famoso detto “l’unione fa la forza”.

Praticamente, attraverso una piattaforma web dedicata, è possibile acquisire capitali da tante persone, anche di modesto importo, per finanziare qualsiasi tipo di iniziativa, da quelle a sfondo sociale alle start up innovative alla ricerca scientifica.

Quindi sono tante piccole microdonazioni per sostenere fini umanitari o microfinanziamenti che consentono di sostenere progetti di investimento.

La novità del crowdfunding rispetto ai metodi tradizionali è che le aziende non si rivolgono alle banche per ricevere un finanziamento. Chiedono a tanti piccoli privati, disposti a prestare ciascuno una somma di denaro a piacere.

Vediamo quanti tipi di crowfunding abbiamo.

Il crowfunding di tipo tradizionale detto anche landingin cui l’investitore riceve una remunerazione del capitale investito (tasso di interesse) e la restituzione alla scadenza.  

L’equity crowdfunding è la formula dove gli investitori guadagnano di più, ma si assumono anche i maggiori rischi. Diciamo che è simile all’investimento in titoli azionari: se l’impresa va bene si può guadagnare anche molto, se l’impresa fallisce si perde tutto.

Il donation crowdfunding è la raccolta fondi collettiva a scopo di beneficenza. Viene lanciata per un progetto umanitario il ricavato è a fondo perduto.

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