Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 30 settembre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico recante le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile e la ripartizione delle risorse. Si tratta del decreto che rende operativo il Fondo Impresa Donna per gli investimenti ed i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile.

L’obiettivo della misura è quello di promuovere la partecipazione delle donne al mondo d’impresa supportandole nell’avvio di nuove attività.

Gli interventi del Fondo impresa femminile sono articolati in:

  • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese;
  • incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese;
  • promozione e formazione su imprenditoria femminile.

Le agevolazioni saranno concesse con procedimento a sportello e le domande dovranno essere trasmesse telematicamente tramite Invitalia.

Previsto un contributo a fondo perduto per le imprese femminili con sede legale e/o operativa in Italia, costituite da meno di 12 mesi alla data della domanda, per:

  • programmi che prevedono spese ammissibili fino a €100.000, con copertura all’80% (elevabile al 90% per le disoccupate in proprio) ed un importo massimo di €50.000;
  • programmi che prevedono spese ammissibili tra €100.000 e €250.000, con copertura al 50%.

Sono ammissibili programmi di investimento da realizzarsi entro 24 mesi dall’erogazione del beneficio, con spesa massima di €400.000:

  • per imprese costituite tra 12 e 36 mesi, metà agevolazione a fondo perduto e metà in forma di finanziamento a tasso zero con copertura all’80%;
  • per le imprese costituite da oltre 36 mesi, l’articolazione in fondo perduto e finanziamento si applica alle spese di investimento.

Sono ammissibili programmi di una nuova impresa femminile relativi alla produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; alla fornitura di servizi in qualsiasi settore; al commercio e turismo.

Il progetto è inserito tra le linee di intervento del PNRR e punta alla risalita nel Gender Equality Index europeo (Italia attualmente al 14° posto).

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