Le criptovalute non sono ancora abbastanza grandi da rappresentare un problema per la stabilità finanziaria, ma tutti si stanno muovendo per anticipare e minimizzare i rischi.
Il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di avviare la fase istruttoria di un progetto sull’euro digitale. L’indagine inizierà ad ottobre 2021 e durerà 24 mesi, dovrà affrontare questioni chiave riguardanti la progettazione e distribuzione della moneta digitale della banca centrale. “Un euro digitale previene attività illecite, evitando qualsiasi impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria”, si legge nella nota della BCE.

Nella fase di indagine si esaminerà come potrebbe essere configurato un euro digitale e come distribuirlo a commercianti e cittadini, ma anche il suo impatto sul mercato e sulla legislazione europea. Dopo la fase di indagine si deciderà se avviarne lo sviluppo. Dalle sperimentazioni è emerso che non vi sono limitazioni tecnologiche importanti per l’emissione di un euro digitale. Tuttavia, l’effettiva implementazione della valuta garantita dalla banca centrale potrebbe richiedere altri due anni oltre alla fase di progettazione e indagine.
L’istituzione di Francoforte specifica che un euro digitale integrerebbe il contante, non lo sostituirebbe. L’euro digitale non va confuso con le criptovalute, non garantite da un’istituzione pubblica, il cui prezzo inoltre è volatile, quindi da considerare anche difficilmente utilizzabili come unità di conto. Un euro digitale, al contrario, godrebbe della stessa fiducia riposta nel contante, poiché sarebbe anch’esso garantito da una banca centrale.

L’obiettivo finale dell’indagine è quello di occupare gli spazi su cui avanzano le valute digitali private e le criptovalute.
L’euro digitale punta a completare il sistema monetario esistente piuttosto che sostituire il denaro fisico. “Un euro digitale sarebbe un simbolo digitale del progresso e dell’integrazione in Europa” ha dichiarato Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo, “Fin dall’introduzione dell’euro la BCE è responsabile di preservare la fiducia dei cittadini nella nostra moneta. Insieme al contante, un euro digitale sarebbe accessibile a tutti e offrirebbe una scelta più ampia di mezzi di pagamento“.

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