La scorsa settimana abbiamo visto come il “decreto liquidità” messo in campo dal governo ha potenziato il sistema delle garanzie pubbliche per consentire alle banche di erogare nuova finanza e sostenere le imprese e i professionisti colpiti dalla crisi pandemica.

Oggi invece vi parlerò delle misure che la Regione Puglia si appresta a mettere in campo per fronteggiare la crisi.

Parliamo di somme molto importanti, 450 milioni di euro che dovrebbero dare una sostanziosa boccata di ossigeno alle partite iva pugliesi.

Vediamo di cosa si tratta:

entro la prossima settimana dovrebbero essere pubblicati le modifiche ai bandi Titolo secondo capo terzo e turismo.

Oltre ad agevolare gli investimenti, sarà introdotto un fondo perduto, tra il 20 e il 30%, sui finanziamenti erogati dalle banche con finalità “circolante”, vale a dire, scorte, fornitori, fitti e personale.

Il meccanismo dovrebbe essere molto semplice, la banca delibera ed eroga il finanziamento e, in tempi molto rapidi, la Regione eroga il contributo senza alcun bisogno di presentare giustificativi di spesa.

Gli importi ammissibili saranno compresi tra 30.000 e 2 milioni di euro.

L’altra importante misura che dovrebbe partire è il cosiddetto microcredito o micro prestito. E’ un finanziamento erogato direttamente dalla Regione Puglia per un importo massimo di 30.000 euro da restituire in 6 anni finalizzato sia ad investimenti che al circolante.

Il tasso sarà pari a zero e l’impresa dovrà restituire solo l’80% del capitale erogato.

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