Sessanta storie di giovani imprese raccontate dal Gambero Rosso

Il birrificio «Parthenya» di Montefusco, in provincia di Avellino; la «Breakapp» di Valderice (Trapani) che ha creato la app per consentire agli studenti di ordinare la merenda dallo smartphone. E ancora, «Piazza Scammacca», una società di Catania che promuove tirocini formativi; «Forma Contemporary Restaurant», che a L’Aquila, sotto la guida di Simone Ciuffetelli, propone un modello totalmente green e, infine, «Cala la pasta», impresa fondata a Napoli, nel quartiere di Forcella, dai fratelli Danilo, Fabio e Raffaele Del Gaudio. Sono le cinque imprese – nate nell’ambito del Programma “Resto al Sud – premiate da Invitalia (che gestisce la misura). Sono state considerate infatti le migliori tra 60, tutte impegnate nel settore del food, protagoniste del volume «Resto al Sud – Il Mezzogiorno bello e buono», curato da Gambero Rosso.

Filo rosso che unisce le imprese giovanili premiate è, non solo l’appartenenza al settore del food, ma anche una forte ispirazione etica su temi come economia circolare, innovazione digitale, inclusione, sostenibilità ambientale e legalità.

C’è chi ha fatto il giro del mondo per approdare nel proprio paese d’origine e aprire un locale che oggi conta ventotto dipendenti; chi, dalla propria terra, non se ne è mai andato ed è riuscito a varcare i confini regionali con l’app dedicata alle scuole.

C’è l’ex calciatore che sogna di esportare il suo format culinario e chi ha recuperato un’antica tradizione ischitana di distillazione che si stava perdendo. In altre parole si tratta di chi ha deciso di restare, tornare o trasferirsi al Sud per avviare un’attività imprenditoriale. L’ad di Invitalia Bernardo Mattarella commenta: «Vogliamo dare meritato riconoscimento e visibilità a storie imprenditoriali di successo nel settore enogastronomico sostenute da Resto al Sud. L’auspicio è generare un circolo virtuoso per donne e uomini che hanno la voglia di mettersi in gioco e di creare impresa».

Resto al Sud è la forma di intervento nel Mezzogiorno attiva da 5 anni. Sono 14.221 le imprese finanziate e 51.630 i nuovi posti di lavoro creati, con oltre un miliardo di investimenti attivati, a fronte di 766 milioni di agevolazioni erogate. Un recente studio di Italiacamp aggiornato a fine 2021 rivelava che con 390,5 milioni di contributi concessi a quella data era stato generato un impatto diretto, indiretto e indotto di 993 milioni. Si calcolava anche che l’investimento pubblico rientrato nelle casse dello Stato è pari al 104%.

© Fonte Ufficiale Il Sole 24 Ore
Scritto da Vera Viola

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