Cosa è il NIDI… acronimo di Nuove Iniziative Di Impresa. La Misura NIDI è gestita da Puglia Sviluppo S.p.A., società interamente partecipata dalla Regione Puglia, attraverso il Programma Operativo 2014-2020 e cofinanziata coi fondi FESR e FSE. Grazie all’Accordo di Finanziamento sottoscritto tra la Regione Puglia e Puglia Sviluppo in data 24/07/2017 l’agevolazione è giunta al suo Quinto Avviso pubblico.

La misura consiste in un aiuto a fondo perduto e uno in forma di prestito rimborsabile per spese di investimento. È anche previsto un ulteriore aiuto a fondo perduto per le sole spese di gestione. L’obiettivo è quello di incentivare e agevolare la costituzione di nuove imprese, puntando a un target di persone “svantaggiate”: disoccupati, donne, occupati in CIG, giovani.

  • Nello specifico l’agevolazione è indirizzata a chi intende avviare una nuova attività e non abbia ancora costituito l’impresa; laddove invece siano già costituite possono presentare domanda:
  • Le imprese costituite da meno di 6 mesi e non ancora avviate, ovvero che non hanno abbiano emesso la prima fattura;
  • Le imprese, pur se costituite da più di 6 mesi e attive, che si configurino come passaggio generazionale / rilevamento di impresa in crisi o di impresa confiscata da parte dei dipendenti / cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati / beneficiarie della misura “PIN – Pugliesi Innovativi”.
    In merito alle condizioni relative alla compagine sociale l’agevolazione pone un unico vincolo: l’impresa potrà essere individuale o societaria, a patto che la compagine sia composta per almeno la metà (in termini sia di numero soci che capitale sociale) da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
  • Giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
  • Donne di età superiore a 18 anni;
  • Disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nei 30 giorni precedenti la data di presentazione domanda;
  • Persone in procinto di perdere un posto di lavoro, quali: i dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale, e i dipendenti delle imprese confiscate / i dipendenti di imprese posti in mobilità / dipendenti di imprese posti in Cassa Integrazione.

I settori ammissibili sono molti:

  • Manifatturiero;
  • Costruzioni ed edilizia;
  • Riparazione di autoveicoli e motocicli;
  • Affittacamere e bed & breakfast;
  • Ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ecc.);
  • Servizi di informazione e comunicazione;
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • Agenzie di viaggio;
  • Servizi di supporto alle imprese;
  • Istruzione;
  • Sanità e assistenza sociale non residenziale;
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco);
  • Attività di servizi per la persona;
  • Commercio elettronico.

Le forme di agevolazione previste da NIDI sono diverse e variano al crescere del valore dell’investimento. Se si prevede di avviare l’impresa con investimenti fino a € 50.000 l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. Se si prevede un investimento compreso tra € 50.000 ed € 100.000 l’agevolazione è pari al 90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

Per investimenti compresi tra € 100.000 ed € 150.000 l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. È inoltre previsto un contributo pari a € 10.000 sulle spese di gestione per l’avvio dell’attività

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